Castello Aragonese
Dal borgo di Ischia Ponte si raggiunge tramite il simbolico “ponte” il Castello Aragonese, testimonianza di tutte le civiltà che da qui sono passate, tra greci, romani, barbari, la dinastia d’Aragona, fino ad arrivare ai Colonna. Nel 1441 Alfonso D’Aragona diede vita a quello che ancora oggi viene chiamato il Castello Aragonese; fece innanzitutto costruire un ponte di legno per raggiungere l’isolotto e realizzò altre mura e fortificazioni, mentre all’interno furono realizzati gli alloggi reali e quelli per i cortigiani, la truppa e i servi.
Il XVI secolo fu il periodo di massimo splendore: nel dicembre del 1509 nella cattedrale del Castello furono celebrate le nozze tra Fernando Francesco D’Avalos e Vittoria Colonna. Nel 1799 con la nascita della Repubblica Partenopea il Castello divenne carcere politico, quindi nei primi anni dell’800, gli scontri tra borboni e francesi ridussero la fortezza in un cumulo di macerie. Nel 1860 con l’entrata di Garibaldi a Napoli verrà soppresso il carcere politico del Castello Aragonese e Ischia si unirà al Regno d’Italia. L’8 giugno del 1912 il Castello Aragonese verrà venduto all’Asta e sarà acquistato da Nicola Ernesto Mattera che inizierà una lunga serie di restauri.
Dal 1965 in poi la famiglia Mattera opererà per la rinascita del Castello con opere di restauro imponenti, fino ad arrivare all’apertura al pubblico di gran parte della struttura verso la fine degli anni ’90, accessibile ancora oggi. All’interno del Castello Aragonese merita una visita la bella Chiesa dell’Immacolata, che conserva un’antica Madonna in legno verso la quale gli abitanti dell’isola sono molto devoti. Accanto alla Chiesa dell’Immacolata si trova il convento delle suore clarisse, che per due secoli vissero a Ischia prima di essere costrette ad abbandonare la fortezza. Le sale del monastero e il cimitero sotterraneo, dove le monache vegliavano meditando sulle sorelle defunte, sono tra i luoghi più suggestivi e ricchi di storia di tutta l’isola.
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